Deception valley Botswana - Looking for something
Descrizione
I Boscimani sono i più` antichi abitanti del deserto del Kalahari, l’immensa distesa di sabbia e arbusti compresa tra Sudafrica, Namibia e Botswana. Sono una minoranza indigena che da anni chiede il rispetto dei propri diritti e della propria identità` culturale. Sono costretti dal Governo ad abbandonare le loro terre ancestrali, un deserto tanto inospitale quanto unica loro risorsa di sostentamento. Oltre a privarli delle loro terre, le autorità locali stanno cercando di trasformare i Boscimani in un popolo stanziale, cancellando la loro identità` culturale di popolo nomade. Deception Valley è un luogo geografico preciso nel Deserto del Kalahari, ma è anche metafora di quello che il suo significato esprime: la Valle dell’inganno.”
I Boscimani sono i più` antichi abitanti del deserto del Kalahari, l’immensa distesa di sabbia e arbusti compresa tra Sudafrica, Namibia e Botswana. Sono una minoranza indigena che da anni chiede il rispetto dei propri diritti e della propria identità` culturale. Sono costretti dal Governo ad abbandonare le loro terre ancestrali, un deserto tanto inospitale quanto unica loro risorsa di sostentamento. Oltre a privarli delle loro terre, le autorità locali stanno cercando di trasformare i Boscimani in un popolo stanziale, cancellando la loro identità` culturale di popolo nomade. Deception Valley è un luogo geografico preciso nel Deserto del Kalahari, ma è anche metafora di quello che il suo significato esprime: la Valle dell’inganno.”
Scheda tecnica
- Tecnica
- Stampa digitale su policarbonato
- Anno
- 2019
- Dimensioni (L x H) cm
- 120 x 200
Gabriele Zago
Gabriele Zago è un artista da sempre affascinato dalle arti visive. È un fotografo e un grande viaggiatore, questi aspetti da sempre lo ispirano e gli permettono di sperimentare attraverso i suoi lavori nuovi linguaggi di comunicazione.
La sua ricerca si focalizza nel documentare attraverso immagini gruppi etnici, territori e popolazioni minacciati oggi dal progresso e dalla globalizzazione.Gabriele attraverso espedienti grafici ed un grosso lavoro di post produzione rivoluziona lo scatto fotografico mettendo in evidenza in maniera quasi esagerata e molto evidente, i processi socio-politici che spesso non sono visibili. Non si tratta solo di fotografie, ma di scatti che restituiscono chiaro a tutti un processo di modificazione, stravolgimento e alienazione subìto dai soggetti ritratti e dal loro territorio.
Ha esposto i suoi progetti in mostre personali e collettive, in Italia e all’estero. Vive e lavora a Torino.